I viaggi programmati per le ferie, così come tutti gli altri spostamenti estivi, diventano molto più semplici se l’abitacolo è ben refrigerato. Ma quanto consuma l’aria condizionata in auto?
La questione si pone soprattutto se si vogliono fare lunghi viaggi lungo la Penisola, magari a bordo di un’auto a noleggio, e si vogliono tenere sotto controllo i costi. La verità, però, è che non esiste una sola risposta.
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Aria condizionata in auto: quanto incide sui consumi
Quando si è in procinto di partire e si cerca di capire come affrontare un lungo viaggio in auto, l’idea di stare al fresco è accompagnata dalla paura di un eccessivo consumo di carburante. Se da una parte il timore è giustificato, dall’altra è bene comprendere come l’aria condizionata in auto e il carburante siano correlati.
Il consumo di benzina altro non è che la diretta conseguenza di un uso più intensivo del motore. Attivando l’aria condizionata si mette infatti in azione una componente a essa dedicata, il compressore, che ne sfrutta la potenza.
Va da sé, però, che la forza impiegata per utilizzare il compressore debba essere compensata con uno sforzo d’accelerazione per mantenere la velocità. È proprio quest’ultimo ad abbassare più o meno velocemente i livelli di benzina, energia elettrica o gas, a seconda della tipologia di veicolo.
Considerando che questo sforzo di compensazione dipende dal modo di usare l’aria condizionata in auto, non si può stabilire a priori quanto questa incida sui consumi.
Ciononostante, se si volesse calcolare il costo di un viaggio in auto e stimare dei costi in maniera approssimativa si potrebbe considerare un incremento delle spese variabile dal 5 al 10%.
Utilizzo dell’aria condizionata: come regolarla
Esistono, naturalmente, diverse accortezze per regolare l’aria condizionata in auto e limitare i consumi. Per cominciare, bisogna evitare di attivarla non appena saliti sul veicolo: meglio attendere cinque minuti.
In questo breve lasso occorre far arieggiare l’abitacolo abbassando i finestrini o attivando la ventola, cosicché l’auto possa rinfrescarsi dapprima in maniera naturale. Passati i cinque minuti, la regola d’oro per risparmiare il carburante è avviare la climatizzazione a livello minimo.
Dopodiché, il modo migliore per regolarla è aumentare gradualmente i livelli fino alla temperatura desiderata. In questo modo il compressore – e dunque il motore – sarà sottoposto a uno sforzo cadenzato e più facilmente gestibile.
Altrettanto utile per limitare i consumi è assicurarsi che le bocchette d’areazione siano ben aperte. Lasciare le bocchette chiuse, infatti, non diminuisce l’uso dell’aria condizionata: fa semplicemente sì che fuoriesca con maggiore sforzo attraverso quelle aperte.
È importantissima anche la direzione delle bocchette: mai direzionarle verso i vetri, per esempio. Questi trattengono, infatti, il freddo a discapito del resto dell’auto aumentando il tempo di raffreddamento. La direzione ideale è verso l’alto, per favorire il ricircolo dell’aria.
Per ciò che riguarda la temperatura ideale, è bene che non sia mai inferiore ai 25°. Infine, negli ultimi due minuti di viaggio occorre disattivare l’aria condizionata: la temperatura si mantiene almeno per cinque minuti e spegnerla anche solo per quei pochi minuti durante ogni viaggio può fare la differenza.
Climatizzatore e aria condizionata: quali differenze
Se si vuole ottenere il massimo del refrigerio e del comfort dalla propria vettura a noleggio riuscendo a contenere i costi, è buona norma scegliere l’auto più adatta alle proprie esigenze scoprendo se è dotata di climatizzatore o di aria condizionata.
L’aria condizionata, o meglio il sistema di condizionamento dell’aria è sicuramente il più diffuso. Si usa nelle auto un po’ più datate o economiche e funziona grazie a un gas refrigerante che, per mezzo delle ventole, si diffonde a velocità o potenze diverse.
La pecca dell’aria condizionata sta nel consumo d’energia che, come abbiamo precedentemente spiegato, può essere significativo e condurre a spese incisive se non si conoscono le accortezze per regolarla al meglio.
Il climatizzatore è invece l’evoluzione del sistema di condizionamento dell’aria ed è presente negli ultimi modelli di auto o in quelle di fascia medio-alta e alta. Si tratta di un sistema che regola in automatico la temperatura all’interno dell’abitacolo, grazie all’utilizzo di sensori interni ed esterni.
Al contempo, permette un controllo costante della stessa per mezzo di controlli manuali. Questa combinazione fa sì che il climatizzatore riduca di molto gli sprechi di energia, impattando in maniera minore sui consumi.
Adesso che hai una panoramica sul funzionamento dell’aria condizionata in auto e sulle varie tipologie, parti tranquillo: basta coniugare la scelta giusta a un uso sapiente per evitare spese eccessive.