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La mobilità cambia forma nella società della subscription economy

Pensare il nostro smartphone come il prolungamento del nostro braccio oggi ha una sua ragion d’essere. Nei termini in cui, grazie ai media digitali e ai dispositivi mobili, qualunque oggetto o servizio è accessibile da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Il consumo esperienziale e la subscription economy

L’idea del villaggio globale di Marshall McLuhan preannunciava benissimo le tendenze di ipercondivisione della società post-moderna, le tecnologie hanno così contribuito a un passaggio epocale anche sul versante economico: da un’economia del possesso, in cui il consumo si declinava nell’acquisto fisico di un bene, oggi si passa alla Subscription economy. La rapidità di obsolescenza e la velocità dei nostri stili di vita ci porta a investire il nostro capitale in un consumo più esperienziale e totalizzante: servizi, eventi, viaggi, abbonamenti.

Per questo si parla di disownership, un termine con il quale si intende quel fenomeno sociale che spinge i consumatori non più all’acquisto del prodotto fisico, ma alla ricerca di un valore d’uso profondo.

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Come cambia oggi il rapporto con l’automobile?

Pensiamo alla musica: più che acquistare un disco, oggi è preferibile acquistare un servizio streaming in abbonamento che consente l’accesso ad una libreria molto più ampia, la possibilità di personalizzare una playlist in base alle proprie attività o al proprio stato d’animo. Allo stesso modo, possedere un’automobile non è più sufficiente per rispondere alle logiche degli stili di vita contemporanei.

L’automobile, che nell’immaginario italiano ha rappresentato dagli anni ‘50 a oggi uno status symbol quasi indistruttibile, sta cambiando le sue modalità di fruizione e le sue possibilità di accesso. Da qui l’idea di ripensare la mobilità non più in termini di possesso individuale, ma di sharing mobility: l’utilizzo di mezzi condivisi valorizza la libertà di muoversi a scapito del possesso dell’auto.

Gli abbonati ai servizi di sharing mobility sono oltre 5 milioni in Italia, con possibilità di scelta che spaziano dai monopattini elettrici alle barche a vela.

Drivalia CarCloud, il nuovo servizio di mobilità in abbonamento, è una proposta in linea con un trend sempre più pervasivo, un nuovo modo di guidare, più sostenibile a livello ambientale ed economico. Grazie al supporto di Amazon, attivare il proprio abbonamento CarCloud è alla portata di tutti, rinnovabile ogni mese e senza nessun vincolo. Il piano comprende bollo, assicurazione kasko con franchigia, garanzia, manutenzione e cambio pneumatici: in fondo, tutti i servizi necessari per guidare senza pensieri.

Ecco che l’innovazione tecnologica ci conduce verso la personalizzazione dei servizi, con un touch sul nostro smartphone possiamo switchare da un’utilitaria a un fuoristrada alla stessa velocità con cui passiamo da una serie all’altra con la nostra smart tv.

Se hai voglia di sperimentare nuove forme di mobilità sostenibili, esplora i servizi di Drivalia sul sito: carcloud.drivalia.com

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