Viaggiare in automobile è sicuramente un piacere, ma si sa, come per ogni cosa l’imprevisto può essere dietro l’angolo. Perciò, è buona norma sapere come avviare l’auto con i cavi se ci si ritrova dinnanzi a una batteria scarica, problema piuttosto comune.
Anche se le auto della flotta Drivalia sono sottoposte costantemente a regolari controlli e manutenzione che ne assicurano il funzionamento, conoscere questo avviamento di emergenza è sempre utile, anche per essere sicuri di fare tutto nel modo giusto, senza correre rischi.
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Far ripartire l’auto con i cavi: i passaggi
Per far ripartire l’auto con i cavi bisogna, innanzitutto, avere a disposizione un altro veicolo. L’ideale sarebbe un’automobile la cui batteria abbia un sistema di tensione corrispondente (da 16 volt, da 12 volt e via dicendo) al proprio, in modo tale da non creare scompensi durante la ricarica. Prima di lanciarsi, comunque, sarebbe bene verificare lo stato di entrambe le batterie: qualora una delle due fosse danneggiata, è meglio non procedere.
L’automobile “donatrice” deve essere posizionata parallelamente all’auto da ricaricare, senza però toccarla. I due vani motori, dunque, devono essere vicini ma non devono neanche minimamente sfiorarsi, in modo tale che i cavi, una volta collegati, creino un vero e proprio ponte (è il motivo per cui questo procedimento è anche detto fare ponte).
Una volta affiancati correttamente i veicoli, occorre metterli in folle, tirare il freno a mano, spegnere il motore dell’automobile con la batteria carica e spegnere qualsiasi tipo di dispositivo elettrico acceso.
Se è tutto in ordine, occorre indossare delle lenti protettive e dei guanti e prendere i cavi della batteria auto, distinguendo positivo e negativo. Nella fattispecie, i cavi sono rossi (positivi) e neri (negativi) e hanno un morsetto alle estremità. Per mezzo dei morsetti i cavi rossi vanno pertanto collegati, rispettivamente, al polo positivo della batteria carica e al polo positivo della batteria scarica.
Diversa operazione va svolta con i cavi neri: il primo va effettivamente collegato al polo negativo della batteria scarica, mentre il secondo deve essere collegato a qualsiasi parte metallica (preferibilmente al blocco motore) lontana dalla batteria.
Come avviare l’auto con i cavi, a questo punto? Semplicemente basterà avviare il motore dell’auto “donatrice” e farlo girare al minimo per cinque-dieci minuti e, contemporaneamente, avviare il mezzo dell’automobile in panne. Quando la batteria apparirà carica, si potranno rimuovere i cavi, partendo da quelli neri (prima quello collegato all’auto in difficoltà) e poi quelli rossi (prima quello collegato all’auto carica).
Come evitare rischi e pericoli in fase di collegamento dei cavi
Una volta capito come collegare i cavi batteria tra due auto, è bene tenere presente quali possono essere i pericoli durante l’intero procedimento. Una delle prime cose da tenere in considerazione è che non si devono mai collegare i cavi se il motore dell’auto donatrice è acceso.
Come abbiamo già accennato, inoltre, è sempre bene dotarsi di guanti e occhiali protettivi per proteggersi da eventuali scintille. Bisogna, poi, fare attenzione all’ambiente circostante, evitando posti chiusi o angusti e non svolgendo il procedimento sotto la pioggia.
È bene, inoltre, evitare di eseguire l’avviamento di emergenza se le batterie sono congelate o, come suddetto, danneggiate per evitare deflagrazione o corrosione.
Auto avviata con i cavi: i next step
Caricata correttamente la batteria, bisogna tenere il motore acceso per almeno circa 30 minuti senza accendere alcun dispositivo elettrico prima di rimettersi in strada. Qualora ci fossero problemi e si verificasse un nuovo spegnimento, occorrerà ripetere il procedimento.
Di norma, una volta avviata la macchina è buona prassi raggiungere al più presto un’officina per verificare lo stato (ed eventualmente procedere alla sostituzione) della batteria.